Haflinger: il cavallo tuttofare

  • By
  • 17

    March

    Gli animali possiedono linguaggi, attitudini e persino caratteri specifici e con i cavalli questo, di certo, non cambia. Sono, anzi, animali molto particolari, che condividono molti compiti e molta affettività con l’uomo. La razza degli Haflinger, in particolare, si può quasi definire “tuttofare”. Più che un cavallo vero e proprio, in stazza, è un pony di grande taglia, un cavallo di montagna dalle dimensioni ridotte, perchè possiede un fisico piuttosto tarchiato ma, nell’insieme, è elegante nel portamento come tutti i suoi simili. Ha un carattere dinamico, vivace ma contemporaneamente ubbidiente e docile, creando ottimi rapporti con gli umani. Il cavallo aveglinese possiede un bel mantello sauro (biondo o rossastro) con ciuffo, criniera e coda chiari, folti e lunghi. Sia per carattere ed indole che per genetica, è un ottimo cavallo da sella, tiro e soma. É anche un buon pascolatore, resiste bene ai climi rigidi (data la provenienza alpina) e si è rivelato essere il cavallo agricolo più idoneo allo sfruttamento dei terreni di collina e di montagna che, altrimenti, finirebbero nell’incuria e abbandonati, grazie all’ottimo equilibrio tra velocità dell’andatura e potenza dello sforzo che li rende particolarmente efficienti in questo senso.

    Origini

    Il nome di questa razza di equini deriva dalla città di Hafling, un comune italiano di poco più di 760 abitanti della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige. 27,4 chilometri quadrati per un paesino che, dopo l’annessione all’Italia dell’Alto Adige, ha preso il nome di Avelengo (da cui, appunto, “aveglinese”). É in questa piccola nicchia sulle Alpi Sarentine che si ritroverebbe la culla di questa razza molto particolare, che avrebbe origini antichissime. Si parla infatti di un accoppiamento, nel 1874, di una cavalla indigena con lo stallone arabo El Bedavi, che avrebbe dato vita al capostipite, di nome “Folie 249“. Ma i suoi avi sarebbero da ritrovarsi ancora più lontani nel tempo, e misti, ritrovandosi in cavalli abbandonati dagli Ostrogoti, inseguiti dai Bizantini dopo la capitolazione di Conza, nel 555 d.C. Gli avelignesi sudtirolesi portano il marchio (a fuoco) della stella alpina, con la lettera H (Haflinger) al centro e, per questo, sono spesso chiamati Pony Edelweiss; si tratta degli esemplari italiani selezionati e iscritti al Libro Genealogico.

    Leave A Comment

    Top