La melanzana appartiene alla famiglia delle Solanaceae. È una pianta originaria dell’India, della quale si mangia il suo frutto (o bacca) e venne introdotta dagli Arabi all’inizio del IV secolo, perciò non ha un nome né latino né greco. Gli Arabi ad esempio, la chiamano badingian e in Italia è chiamata petonciano, petonciano o anche petronciano. Per mettere ben in chiaro le sue proprietà, la prima parte del nome venne opportunamente mutata in mela (che è il frutto per antonomasia) creando così il termine melangiana, successivamente mutata in melanzana (mela non sana, perché non commestibile da cruda).
È un’erbacea che cresce eretta, alta tra i 30 cm al metro, non di più a causa del peso delle sue grandi bacche. I fiori sono violacei o bianchi, sono grandi e abbastanza isolati l’uno dall’altro. I frutti (le melanzane vere e proprie) sono bacche grandi, allungate o rotonde, di colore nero o violaceo. Ne esiste però, anche una specie rossa-aranciata, che ha un aspetto simile alla melanzana ma frutto arrotondato e dal colore più simile al pomodoro, con il quale spesso viene scambiato. Quest’ultima tipologia viene coltivata essenzialmente in Africa e in Asia.
La melanzana tra le sue proprietà, assorbe molto bene gli alimenti grassi come l’olio, ed essendo molto amara da cruda, va cotta così da renderla condimento molto saporito.