Cavallo Haflinger
La culla del cavallo di razza aveglinese è circoscritta alle Alpi Sarentine, in provincia di Bolzano, e più precisamente ad Hafling, il paese alle porte di Merano che dopo l’annessione all’Italia dell’Alto Adige ha preso il nome di Avelengo.
Sembra derivi da cavalli abbandonati dagli Ostrogoti inseguiti dai Bizantini dopo la capitolazione di Conza (555 d.C.) ma ufficialmente nasce nel 1874 dall’accoppiamento di una cavalla indigena con lo stallone El Bedavi (forse berbero).
Il cavallo aveglinese si distingue per il mantello sauro nelle sue varie gradazioni, con ciuffo, criniera e coda dai crini chiari, lunghi e abbondanti. Risulta un pony di grande taglia, tarchiato, elegante nel portamento, vivace, molto ubbidiente e docile. È un tipico cavallo di montagna di dimensioni ridotte, che però grazie alla sua conformazione e alle sue attitudini risponde molto bene sia per i servizi di sella che per quelli di tiro e soma.
Buon pascolatore, resistente ai climi rigidi e adatto alla vita all’aria aperta, è il cavallo agricolo più idoneo allo sfruttamento dei terreni di collina e di montagna, altrimenti destinati all’abbandono.
I soggetti selezionati e iscritti al Libro Genealogico presentano un marchio impresso a fuoco, consistente in una stella alpina con al centro la lettera HI (iniziali di Haflinger Italia).
Temperamento docile, buona disposizione all’attività dinamica con equilibrio tra velocità dell’andatura e potenza dello sforzo.
Sembra derivi da cavalli abbandonati dagli Ostrogoti inseguiti dai Bizantini dopo la capitolazione di Conza (555 d.C.) ma ufficialmente nasce nel 1874 dall’accoppiamento di una cavalla indigena con lo stallone El Bedavi (forse berbero).
Il cavallo aveglinese si distingue per il mantello sauro nelle sue varie gradazioni, con ciuffo, criniera e coda dai crini chiari, lunghi e abbondanti. Risulta un pony di grande taglia, tarchiato, elegante nel portamento, vivace, molto ubbidiente e docile. È un tipico cavallo di montagna di dimensioni ridotte, che però grazie alla sua conformazione e alle sue attitudini risponde molto bene sia per i servizi di sella che per quelli di tiro e soma.
Buon pascolatore, resistente ai climi rigidi e adatto alla vita all’aria aperta, è il cavallo agricolo più idoneo allo sfruttamento dei terreni di collina e di montagna, altrimenti destinati all’abbandono.
I soggetti selezionati e iscritti al Libro Genealogico presentano un marchio impresso a fuoco, consistente in una stella alpina con al centro la lettera HI (iniziali di Haflinger Italia).
Temperamento docile, buona disposizione all’attività dinamica con equilibrio tra velocità dell’andatura e potenza dello sforzo.